Sono rocce formate da frammenti (clasti) di altre rocce di ogni tipo, che si accumulano in genere in zone ribassate (trappole di sedimentazione), quando il mezzo che li trasporta (acqua, vento, ghiaccio) perde la sua energia.
Nelle rocce clastiche si può trovare un'ampia varietà di minerali e frammenti di altre rocce, ma i principali costituenti della maggior parte delle rocce sedimentarie di questa categoria sono il quarzo e i minerali argillosi. I minerali argillosi sono il prodotto più abbondante dell'alterazione chimica dei minerali silicatici, soprattutto dei feldspati. Il quarzo, viceversa, è abbondante proprio perché è molto resistente all'alterazione chimica.
Nella loro classificazione si tiene conto delle dimensioni dei clasti, che riflette l'energia dell'ambiente in cui si sono deposti: quanto più sono piccoli, tanto più tranquillo doveva essere il mezzo (in genere l'acqua) da cui si sono sedimentati.
Si distinguono psefiti (o ruditi) se i clasti sono grossolani (diametro massimo superiore a 2 mm); psammiti (o areniti), con clasti medio-fini (tra 2 e 0.062 mm) e peliti (o lutiti), con clasti finissimi (sotto 0.062 mm). Un'altra caratteristica importante è il grado di arrotondamento dei granuli, che esprime l'usura subita dal clasto e dà un'idea dell'intensità del processo di trasporto in cui è stato coinvolto.
diametro clasti (mm) | denominazione | ||
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generica | sedimenti sciolti | rocce coerenti | |
> 2 | rudite | ghiaia | conglomerato |
2 - 1/16 | arenite | sabbia | arenaria |
1/16 - 1/256 | pelite | silt | siltite |
< 1/256 | argilla | argillite |
Ruditi
Le psefiti o ruditi sono i conglomerati, che derivano dalla lenta cementazione delle ghiaie, cioè clasti con dimensioni superiori ai 2 mm. Si dividono in brecce, con ciottoli spigolosi poco trasportati, e puddinghe, con ciottoli arrotondati dovuti al trasporto per rotolamento lungo il corso di un fiume; si chiamano monogenici i conglomerati con ciottoli tutti della stessa natura, poligenici quelli con ciottoli di rocce varie. In questi ultimi prevalgono in genere i clasti quarzosi; se invece i frammenti sono di natura prevalentemente calcarea si parla di calciruditi.
Possono derivare morene accumulate ai bordi di un ghiacciaio, da detriti caduti ai piedi delle pareti e dei ripidi fianchi montuosi (detriti di falda e brecce di pendio), da depositi alluvionali lasciati da fiumi e torrenti, da pietrame caduto sulla riva del mare da coste rocciose.
breccia - puddinga
Areniti
Le psammiti o areniti comprendono essenzialmente le arenarie, sabbie cementate, i cui componenti mineralogici di una roccia sono il quarzo, i feldspati e piccoli frammenti di roccia; questi tre componenti costituiscono perciò la base per la classificazione delle arenarie che possiamo rappresentare in un diagramma triangolare. I clasti hanno una dimensione compresa tra 2 e 1/16 mm.
Possono essere ricche di granuli di quarzo arrotondati (quarzareniti), sintomi di un'erosione notevole data la stabilità del quarzo; di frammenti di feldspati (arcose), resistenti alla degradazione fisica ma non all'alterazione chimica; di detriti di calcare (calcareniti). Le arenarie tuttavia non sono sempre costituite solo da granuli ma spesso esiste un'apprezzabile percentuale di materiale detritico fine, invece di chimico, come matrice interstiziale (grovacche).
Derivano da sabbie desertiche, dune litorali, sabbia fluviale o lacustre o deltizia, sabbie costiere o di bassifondi marini. In Cina, in Russia ed in altre distese continentali vi sono depositi giallastri di sabbia fine, trasportata su lunghe distanze dal vento, che prendono il nome di löess.
arenaria
Peliti
Tipiche peliti (lutiti) sono le argille, i depositi più minuti. Sedimentano in prevalenza sul fondo dei grandi laghi, al largo dei delta, in mare aperto, in pieno oceano. Quando tali sedimenti, a causa della diagenesi perdono la loro tipica plasticità e diventano più compatti, originano le siltiti, costituite dal silt (1/16 - 1/128) che è un'argilla grossolana, oppure le argilliti derivate da argille finissime (1/128 - 1/256 mm).
Tra le rocce clastiche si collocano anche le marne, rocce che derivano da una mescolanza di calcare di origine detritica o chimica e di argilla di origine detritica, secondo varie proporzioni, tanto che è possibile distinguere, per esempio, marne argillose e calcari marnosi. Le marne sono poco dure, normalmente di colore grigio, spesso stratificate; si usano per farne cemento.
argillite - marna
Le piroclastiti sono ritenute rocce clastiche, dovute a depositi di materiali di varie dimensioni (da ceneri a lapilli) emessi da esplosioni vulcaniche. I frammenti caduti sulla terraferma subiscono successivamente i processi analoghi a quelli delle altre rocce sedimentarie. Perciò, se si considera l'origine, sono rocce magmatiche acide, se invece si prende in considerazione il meccanismo di deposizione sono considerate rocce sedimentarie.
La classificazione si basa sulle dimensioni dei granuli. I blocchi, che cadono in prossimità del vulcano, formano le brecce vulcaniche; i lapilli danno origine a tufi a lapilli; le ceneri generano i tufi; le ceneri fini trasportate dal vento lontano dal luogo di emissione formano la cinerite.
Ricordiamo in particolare i tufi, che risultano dall'unione di ceneri, lapilli e sabbie vulcaniche cementati per opera dell'acqua piovana. Il cemento può essere costituito da calcare o da ossido di ferro.
Le pozzolane sono ceneri vulcaniche modificate dall'azione del tempo e degli agenti atmosferici. Silice e ossido di alluminio sono gli elementi principali. La loro colorazione è assai variabile: bruno, rosso-vinoso, grigio.
tufo - tufo peperino
SEDIMENTO SCIOLTO | blocchi | lapilli | cenere grossolana | cenere fine |
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ROCCIA | breccia vulcanica | tufo a lapilli | tufo | cinerite |