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Monte Ortone

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m. Ortone

Monte RossoIl Monte Ortone, isolato tra il M. Rosso e San Daniele, a ovest di Abano Terma, è un laccolite di riolite alcalina che sorge in un'area ricca di sorgenti di acque fresche e termali. Per questo ha attirato gli antichi Veneti fin dal VII-VI secolo a.C.
Il percorso ad anello, della durata di 1,15 ore, segue i sentieri N. 19 e 19A e attraversa aree a macchia mediterranea e boschi di castagno a partire dal Santuario della Beata Vergine Maria della Salute di Monteortone.

 

Descrizione tecnica
Lunghezza:2,26 km
Tempo:1,15 ore
Quota di partenza:22 m
Quota minima:22 m
Quota massima:168 m
Dislivello positivo:225 m
Dislivello negativo:-215 m
Verso del percorso:Orario
Difficoltà tecnica:Facile

 

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monasterochiesa

La fama del luogo è legata a una miracolosa apparizione. Nel 1428, durante una pestilenza, al militare Pietro Falco, venuto in quei luoghi per trovare ristoro, apparve la Madonna che lo invitò a entrare nell'acqua dove avrebbe ritrovato la salute e a recuperare un quadro con la Vergine e il Bambino che giaceva tra i sassi. Così avvenne e da quel momento è iniziato il pellegrinaggio che continua (in misura minore) anche oggi.

 

 

grottacampanileNel 1428 iniziò la costruzione del Santuario della Beata Vergine della Salute , consacrato nel 1435, dove si conserva l'immagine sacra su tavola lignea e affreschi di Jacopo da Montagnana. Il campanile è dello stesso periodo.

Subito dopo fu costruito il monastero a pianta quasi quadrata in forme tardo gotiche con un bel chiostro. Il monastero prosperò rapidamente lungo i secoli e, dopo alterne vicende, fu acquistato dai Salesiani nel 1937 e oggi adibito ad albergo termale e a ritiri spirituali.

A fianco del Santuario c'è la Grotta della Beata Vergine della Salute con una sorgente d'acqua fresca e una calda, sopra la quale c'è una copia della statua della Vergine del XV secolo.

 

via crucissorgenteSi parte dal piazzale del Santuario di Montertone. Sulla destra, dopo la sorgente di acqua termale, si prende il sentiero della “via crucis”; all'inizio c'è un bosco degradato a robinia ma poi prende il sopravvento l'erica arborea, pianta dominante di tutto il versante meridionale; ad essa si associa il corbezzolo e qualche roverella, mentre più avanti si incontrano alcuni ornielli, qualche raro nespolo, carpino e cisto.

 

stazionecappella del desertoLungo questa prima parte del percorso si trovano le 14 stazioni della via crucis in legno. Dietro la chiesa si nota sulla destra il sentiero da cui scenderete al ritorno; poco più avanti tralasciate il bivio sulla sinistra che scende e proseguite in salita fino a giungere alla “cappella del deserto” , uno spiazzo, che ospita una bella croce con un piccolo altarino in pietra, dove si vede la fessurazione colonnare della lava riolitica; dopo averlo superato incontrate un bivio a Crosareta Sud (62 m): se si procede sulla destra (N. 19) si salta la cima del monte e, con poca strada vi ritrovate dietro la chiesa, oppure si sale, ma mi sembra più faticoso; voi invece prendete a sinistra in salita (N. 19A), in direzione Casa Polito.

 

s. DanielesengiariDopo un po' il sentiero si fa pianeggiante per poi scendere lentamente lungo il versante meridionale ben terrazzato. Da qui si può ammirare il colle di San Daniele in Monte e, verso la fine, il M. Sengiari . Nella parte bassa ci sono parecchi vigneti.

 

m. OrtoneraduraProseguite fino al bivio Casa Polito (43 m) che a sinistra procede in discesa verso il paese. A destra riprendete la salita che non è particolarmente faticosa tranne che in qualche punto.

 

 

Al successivo bivio, che vi ricongiunge al sentiero N. 19, continuate a salire a destra, abbastanza rapidamente. A uno dei tornantini si trova la Tana dei Libri, una cassetta che consente lo scambio di libri, o da leggerli stando su una delle tante panchine disposte lungo il percorso. 

Si arriva, infine sulla cima del Monte Ortone (168 m) dove vi accoglie una fresca radura di castagno con un sottobosco di felci, che è la vegetazione dominante del versante settentrionale, una croce, un altarino sovraccarico di pietre e una panchina per riposare.

 

chiesachiostroSi procede in moderata discesa lungo il sentiero, seguendo la direzione Santuario, dove ricompare in parte la flora mediterranea con calluna e cisto. Tra le fronde, dietro il M. Rosso, si possono vedere le Prealpi e, in alcune giornate, le Dolomiti.
Arrivati al bivio Crosareta Est (84 m), tralasciate il sentiero sulla destra, in direzione Santuario, che vi riporta alla “cappella” e proseguite a sinistra in direzione Vigolo fino al successivo bivio, dove prendete a destra. In breve tempo sbucate dietro la chiesa con il suo bel chiostro e scendete a sinistra fino al piazzale.

 

Prima di tornare a casa potete visitare la grotta rifugio antiaereo, con reperti dell'epoca e una mostra permanente di presepi, che si trova dietro l'ex-monastero.

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