Le placche sono in continuo movimento, perciò i loro rapporti reciproci mutano nel tempo e le strutture che si trovano ai margini possono migrare, invertire il loro movimento, originare nuove zone di subduzione e nuovi centri di espansione.
Una dorsale oceanica che migra verso un margine continentale attivo, diventa inattiva, facendo cessare l'espansione oceanica e può originare una faglia - come la faglia di San Andreas - che diventa il nuovo limite di placca di tipo conservativo.
Anche i margini convergenti possono migrare, producendo una nuova subduzione e la formazione di un arco vulcanico su crosta oceanica in prossimità del margine convergente precedente. La prima fossa diventa inattiva e la catena vulcanica non viene più alimentata (arcipelago indonesiano).
Quando un continente si avvicina a una fossa oceanica, essendo più leggero, rimane in superficie fino a collidere con l'arco vulcanico. Si forma così una catena montuosa di dimensioni ridotte rispetto a quella che si formerebbe dalla collisione tra due continenti. Il verso di subduzione si inverte e la crosta oceanica inizia a scorrere sotto quella continentale (Nuova Guinea settentrionale).
Le dorsali e le fosse vengono dunque distrutte in un processo di collisione, ma gli stessi mutamenti nei moti del mantello possono far nascere una nuova dorsale e un nuovo oceano all'interno di un blocco continentale. L'oceano, però, prima o poi smette di espandersi per l'inattivazione della dorsale e andrà a consumarsi subducendo in una nuova fossa. I continenti che si erano separati si scontreranno nuovamente, deformando i sedimenti fino a formare una nuovo continente con una catena montuosa. L'oceano può anche continuare ad espandersi facendo collidere i continenti dalla parte opposta, per poi separarsi nuovamente in un continuo ciclo.
Questo ciclo, denominato ciclo di Wilson - teoria formulata nel 1988 da alcuni scienziati inglesi e americani - ci mostra come nel corso della storia della Terra i continenti si sono riuniti più volte in una singola massa, secondo un ciclo tettonico mediamente di 500 milioni di anni. In particolare ogni supercontinente ha una vita media di circa 100 milioni di anni dopodiché si frammenta in blocchi che si espandono per circa 200 milioni di anni per poi riavvicinarsi a causa dell'incessante movimento delle placche.
Ciclo di Wilson
Pangèa, come lo stesso Wegener aveva riconosciuto, non è sempre esistita; si è formata a seguito di una serie di collisioni tra continenti ancora più antichi, derivati a loro volta dallo smembramento di un altro supercontinente esistito circa 500 milioni di anni fa e chiamato Pannotia, a sua volta preceduto da altri supercontinenti: Rodinia (tra 1,1 miliardi e 750 milioni di anni fa), Columbia (tra 1,8 e 1,5 miliardi di anni fa), Kenorland (tra 2,1 e i 2,7 miliardi di anni fa), Ur (3 miliardi di anni fa) e il primo in assoluto, Vaalbara tra 3,6 e 2,8 miliardi di anni fa.
In alto a destra: Pangea (Crediti: Astroskiandhike/
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- modificato) (Clicca sull'immagine per animarla)
Evoluzione del supercontinente (Crediti: SimplisticReps/
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