Morfologia degli edifici vulcanici

Eruzioni a condotto centrale

Le eruzioni centrali derivano dalla fuoriuscita della lava dal camino vulcanico, per cui l'edificio ha una forma pressoché conica, la cui forma e composizione dipendono dal tipo di lava. Qui di seguito sono descritte le forme in ordine crescente in base alla viscosità e acidità.

 

Vulcano a scudo

I vulcani a scudo si formano quando la lava è basica e viene eruttata tranquillamente dando luogo a veri e propri torrenti di lava, per cui presentano una base molto ampia e i versanti sono poco inclinati, come i vulcani hawaiani.

 

Schema di un vulcano a scudo e Mauna Kea
Schema di vulcano a scudo - Vulcano Mauna Kea, Hawaii

 

Strato-vulcano

Quando c'è un'alternante emissione di lave e prodotti piroclastici, caso tipico di lave abbastanza acide, si origina uno strato-vulcano, con la base relativamente stretta e i pendii abbastanza ripidi, questo perché la lava tende a ristagnare nei pressi dell'edificio. Il Vesuvio e lo Stromboli hanno queste caratteristiche.

 

Strato-vulcano Stromboli

Schema di strato-vulcano - Stromboli, isole Eolie

 

Cupola di ristagno

Un caso particolare è la cupola di ristagno, un rigonfiamento che si forma all'interno del cratere quando la lava è molto viscosa.

 

Cupola di ristagno all'interno del vulcano Saint Helens

Schema della cupola - Cupola di ristagno all'interno del vulcano Saint Helens

 

Cono di cenere

Quando l'eruzione libera solo prodotti piroclastici si forma un cono di cenere, caratterizzato da pendii molto ripidi e da un'altezza ridotta.

 

cono di cenere in California

Schema e cono di cenere in California

 

Protrusione solida

Se la lava si solidifica prima di uscire dal camino, forma una protrusione solida o (spina) che può essere sollevata dalla pressione dei gas sottostanti.

 

Spina prodotta dal vulcano Pelée

Schema di protrusione solida e Spina prodotta dal vulcano Pelée (isola di Martinica) prima dell'eruzione del 1902

 

Diatrema, neck, dicco

Durante un'eruzione esplosiva il condotto vulcanico può essere riempito da brecce piroclastiche. Se il materiale di riempimento è meno resistente di quello circostante viene eroso dagli agenti atmosferici e si forma una depressione, il diatrema; in caso contrario il condotto si alza come una guglia formando il neck. Dal neck si irradiano creste dovute al raffreddamento del magma in fessure di alimentazione chiamate dicchi.

 

Diatrema e camino diamantifero nel Kimberley

Schema di diatrema - Camino diamantifero nel Kimberley, in Sudafrica
Dicco nelle isole Maug - Neck Shiproch negli Stati Uniti

 

Caldera

A volte può capitare che L'emissione di lava sia così ingente da provocare uno svuotamento della camera magmatica e conseguente sprofondamento dell'edificio vulcanico, perciò si forma una caldera di sprofondamento. In seguito la caldera può essere riempita d'acqua, andando a formare un lago. Ne sono un esempio i laghi di Nemi e di Vico.
Le caldere di esplosione si formano quando la lava acida si solidifica nel condotto provocando un tappo che viene fatto saltare, insieme al condotto, dalla pressione dei gas sottostanti.

 

Formazione di una caldera

Lago nel monte St. Helens in Oregon

Formazione di un lago nella caldera nel monte St. Helens in Oregon

 

Eruzioni lineari

 

In corrispondenza delle dorsali sottomarine o di fratture della crosta continentale (come in Islanda), risale direttamente dal mantello superiore lava basaltica molto fluida che si espande su ampie superfici formando, a volte, plateau basaltici, dovuti alla sovrapposizione di colate successive.

Più raramente può verificarsi che da una frattura lineare fuoriesca una nube ardente. In questo caso si formano espandimenti riolitici (plateaux ignimbritici). Un esempio italiano è la piattaforma porfirico-atesina del Trentino-Alto Adige.

 

Formazione di un plateau basaltico

Schema di formazione di un plateau basaltico da una eruzione lineare - Erosione di un platea basaltico nel fiume Columbia (USA)