Pur appartenendo ai Colli Euganei, è l'unica grotta in provincia di Vicenza.
Si tratta di un pozzetto di 16 m, di natura carsica.
Galleria carsica piuttosto articolata, lunga 60 m. In passato era segnalata la presenza di Chirotteri.
Cavità di origine carsica, vicina al più noto Bus de Toni alle Fornaci.
Si tratta di una cavità discendente lunga una trentina di metri.
Omonimo del Bus de Toni alle Fornaci, è però scavato sulla trachite.
Si tratta di una grotta scavata nella trachite che si trova sul versante meridionale del M. della Madonna. Si presenta come un'ampia galleria lunga 33 m in un unico vano in leggera salita che termina con un laghetto alimentato da acque di stillicidio. All'imbocco è presente un altarino ipogeo.
È conosciuta anche come Grotta di Santa felicita perché un'antica tradizione narra che tra l'VIII e il IX secolo Santa Felicita vi trascorse una vita eremitica abbandonando la vita agiata. Alla sua morte fu sepolta nella Basilica di Santa Giustina a Padova.
Accanto alla grotta si trova l'Oratorio di Sant'Antonio Abate, in stile romanico, resto di un antico monastero del 1200.

Detto anche Sasso delle grotte o Sasso Caròlo, si tratta di una parete ricca di bolle dovute alla degassazione della lava e in seguito allargate dall'azione degli agenti atmosferici e dall'intervento dell'uomo che, forse, utilizzava come rifugio.
La grotta, scavata sulla riolite, lunga 18 m e larga da 3 a 9 m, si trova sul Colle Sant'Elena, chiamato in passato Monte della Stufa per la presenza di una sorgente termale al suo interno, unico fenomeno in Europa. È costituita da una saletta e da due piccoli cunicoli laterali comunicanti con l'esterno, mentre al centro della grotta scorre un rivolo d'acqua ad alta temperatura.
La grotta sudorifera, satura di aria calda umida termale, è nota fin dall'epoca longobarda ed è stata visitata nelle diverse epoche anche da illustri personaggi per le proprietà curative.
Nel periodo fascista è stata notevolmente modificata per adattarla a usi antropo-terapeitici, diventando un centro termale dell'INPS. Negli anni '90 è stato abbandonato e oggi giace in una situazione di degrado.