La circolazione atmosferica

Aree cicloniche e anticicloniche

L'area anticiclonica o anticiclone, rappresentata con linee chiuse (isobare) e indicata con H o A, è una zona dove la pressione aumenta dall'esterno verso l'interno e l'aria si allontana dal centro (divergenza) muovendosi attorno a un massimo pressorio in senso orario verso la periferia (nel nostro emisfero), sostituita da aria più fredda, secca e pesante che tende a scendere, riscaldandosi e dissolvendo le nubi.

 

L'area ciclonica o ciclone è una zona, sempre indicata da linee chiuse, con L o B, in cui la pressione diminuisce dall'esterno verso l'interno, perciò l'aria converge verso il centro ruotando in senso antiorario nel nostro emisfero, andando a sostituire l'aria in salita; infatti, poiché l'aria è più calda, umida e leggera di quella circostante, tende a salire raffreddandosi e condensandosi in nubi, richiamata da una divergenza della massa d'aria in quota, che è quindi all'origine della depressione al suolo.

 

aree di alta e bassa pressione

 

È possibile stabilire la posizione dell'alta e bassa pressione posizionandosi con le spalle al vento: nel nostro emisfero l'alta pressione si trova dietro a destra e la bassa davanti a sinistra (regola di Buys-Ballot).

In molte regioni della bassa troposfera cicloni e anticicloni si alternano e si muovono continuamente. Alcune zone tuttavia sono caratterizzate dalla presenza di aree cicloniche o anticicloniche stabili (si vedano le figure nella pagina della bassa circolazione). In particolare si distinguono:

  • una zona equatoriale di bassa pressione, cioè un'area ciclonica, compresa fra 10° di latitudine nord e 10° di latitudine sud, dovuta al forte e continuo riscaldamento solare;
  • due zone subtropicali di alta pressione, situate simmetricamente intorno a 30° di latitudine nord e sud, distribuite in modo irregolare;
  • due zone temperate, o subpolari, di bassa pressione, situate intorno a 60° di latitudine nord e sud, quindi estese dalle medie latitudini alle zone polari; in queste zone si incontrano l'aria calda proveniente dai tropici e l'aria fredda proveniente dai poli. Le due masse rimangono sempre distinte e separate dal fronte polare;
  • due zone polari di alta pressione, aree anticicloniche permanenti, caratterizzate da aria fredda e secca in conseguenza del forte raffreddamento provocato dalla presenza delle calotte polari.

La distribuzione di queste aree influenza la formazione dei venti.