I pianeti

Il pianeta è un corpo celeste che orbita attorno ad una stella, non emette luce propria in quanto non avvengono nel nucleo le reazioni termonucleari, ha una massa sufficiente da conferirgli una forma sferoidale e, grazie alla dominanza gravitazionale, mantiene libera la sua orbita da altri corpi.

Secondo l'Unione astronomica Internazionale, un pianeta è un corpo celeste che:

  1. orbita attorno al Sole,
  2. ha massa sufficiente perché la sua gravità superi le forze coesive del corpo solido e lo mantenga in equilibrio idrostatico, sotto una forma quasi sferica,
  3. ha eliminato qualsiasi corpo suscettibile di muoversi in un'orbita ravvicinata.

 

I pianeti hanno un movimento di rotazione attorno a se stessi, quasi tutti in senso antiorario, inoltre, tutti compiono movimenti di rivoluzione in senso antiorario attorno al Sole, con orbite poco ellittiche complanari.

I pianeti del nostro Sistema Solare possono essere divisi in due gruppi.

I pianeti di tipo terrestre, cioè Mercurio, Venere, Terra e Marte, più vicini al Sole, sono rocciosi, con densità elevata, volume non molto grande, un'atmosfera assente o rarefatta e pochi o nessun satellite.

I pianeti gioviani, Giove, Saturno, Urano, Nettuno, sono fluidi e molto più grandi di quelli terrestri. Hanno una bassa densità, una densa atmosfera, molti satelliti e anelli di polvere che li circondano.

 

Suddivisione dei pianeti

Suddivisione dei pianeti

 

Mercurio

MercurioMercurioMercurio è il pianeta più piccolo e il più vicino al Sole, per questo la sua osservazione è difficile. Ha un nucleo metallico molto grande con una sottile crosta rocciosa. La superficie rocciosa piena di crateri e scarpate che lo fa assomigliare alla Luna. È il pianeta con più crateri di tutto il Sistema Solare. Il nucleo metallico genera un intenso campo magnetico.
L'assenza di atmosfera - possiede però una sottile esosfera di ossigeno, azoto, idrogeno elio e potassio -, oltre ad aver permesso la caduta e conservato l'impatto di moltissimi meteoriti, rende la temperatura superficiale elevatissima nelle aree esposte al Sole (420°C) e la fa scendere a –170°C dalla parte opposta, anche a causa del moto di rotazione molto lento (58 giorni).
Mercurio non ha satelliti.

 

Mercurio

 

Venere

VenereVenereConsiderato in passato il gemello della Terra per dimensioni e densità, in realtà ha una superficie che raggiunge una temperatura di 475°C, superiore a quella di Mercurio, non solo perché è vicino al Sole, ma soprattutto a causa dell'effetto serra prodotto dalla spessa atmosfera di anidride carbonica, con una piccola percentuale di azoto.
La superficie è abbastanza pianeggiante, con distese coperte di lava basaltica, alcune depressioni e rilievi montuosi, in particolare enormi vulcani, alcuni dei quali potrebbero essere attivi. Sono le eruzioni vulcaniche ad avere saturato l’atmosfera di gas serra.
Priva di crateri meteorici, la superficie è nascosta dalle spesse nubi contenenti acido solforico e cloridrico, spinte da venti fortissimi.
All’interno del pianeta c’è un nucleo ferroso, ma non si ha la certezza che ci sia una parte esterna fusa perché il campo magnetico è quasi inesistente.
Il pianeta ruota in senso retrogrado, cioè orario, in modo assai lento, attorno ad un asse inclinato di 2,64° rispetto al piano dell'eclittica e presenta fasi come la Luna.
Venere non ha satelliti.

 

Venere visto dai telescopi e ricostruito al computer

 

 

Terra

TerraLa Terra è l'unico pianeta del nostro Sistema Solare dove sia presente con certezza la vita. Pur non essendo molto grande, riesce a trattenere un'atmosfera ricca di ossigeno e l'acqua allo stato liquido dove si è sviluppata la vita.
Con un diametro medio di 6371 km, ha una forma non perfettamente sferica a causa della sua rotazione, ma assume un aspetto leggermente piriforme chiamato geoide. Il geoide è la superficie che si ottiene congiungendo i punti in cui il filo a piombo è perpendicolare alla superficie stessa.
Compie un moto di rotazione attorno ad un asse inclinato di 23°27' rispetto alla perpendicolare al piano dell'eclittica in 23h 56m 4s prendendo come riferimento una stella (giorno sidereo); se si fa riferimento al Sole la durata è di circa 24 ore (giorno solare). Conseguenza del moto di rotazione è l'alternarsi del dì e della notte, che non è brusco per la presenza dell'atmosfera, e la cui durata varia nel corso dell'anno a causa dell'inclinazione dell'asse terrestre.
Il moto di rivoluzione lungo l'eclittica dura 365d 5h 48m 46s (anno tropico) considerando il tempo che intercorre tra due equinozi successivi; rispetto ad una stella (anno sidereo) dura 20 minuti in più: 365d 6h 9m 10s . Nel corso dell'anno, a causa dell'inclinazione dell'asse terrestre si succedono 4 stagioni. L'equinozio di primavera si ha il 21 marzo, il solstizio d'estate il 21 giugno, l'equinozio d'autunno il 23 settembre e il solstizio d'inverno il 22 dicembre.
La Terra partecipa del moto di traslazione verso la costellazione di Ercole, nel quale è coinvolto il Sistema Solare ed è soggetta anche a diversi moti millenari (che non esamineremo in questa sede).

 

La Terra vista dallo spazio

 

Marte

MarteMarte, il pianeta rosso a causa della presenza di ossidi di ferro, è circa la metà della Terra.
La superficie è rocciosa, coperta di polvere rossastra, e presenta numerosi crateri come sulla Luna e vulcani come il Monte Olimpo, alto 25 km, il più grande del Sistema Solare. La presenza di canali, tracce di inondazioni, bacini, forme di erosione ed ematite testimoniano la presenza in passato di acqua allo stato liquido, contenente anche tracce di composti di carbonio. A causa della piccola dimensione non è riuscito a mantenere l’atmosfera che produceva un effetto serra. Il vento solare l’ha progressivamente strappata - oggi ne rimane un sottile strato prevalentemente di anidride carbonica - e quindi l’acqua è evaporata. La bassa pressione, infatti, non può mantenerla allo stato liquido. Ne rimane una parte, intrappolata nei ghiacci polari e forse è presente nel sottosuolo.
Le calotte polari sono coperte di ghiaccio di anidride carbonica e di acqua che modificano la loro estensione al variare delle stagioni.
Anche il nucleo metallico è piccolo e perciò ha perso precocemente il suo calore, si è solidificato e immobilizzato, spegnendo il campo magnetico protettivo.
La temperatura del pianeta rimane per tutto l'anno abbondantemente sotto lo zero, anche se in alcune zone può raggiungere i 20°C.
Ha due satelliti, Phobos e Deimos, di forma irregolare, forse due asteroidi catturati.

 

Marte

 

Giove

GioveGiove, il più grande pianeta del Sistema Solare, è un gigante gassoso di idrogeno ed elio, che emette più energia di quanta ne riceva dal Sole. Se fosse stato un po' più grande, nel suo nucleo avrebbero potuto innescarsi le reazioni termonucleari facendolo diventare una stella.
L'atmosfera è sede di intense tempeste, alimentate dall'energia proveniente dal nucleo, con caratteristiche bande parallele perché ruota molto velocemente e i venti raggiungono i 650 km/h. La più vasta tempesta è la "Grande Macchia Rossa", un ciclone che da almeno 400 anni continua a imperversare sulla superficie del pianeta.
Il pianeta ha un intenso campo magnetico generato dal nucleo di idrogeno metallico. Questo stato è possibile per l'enorme pressione presente. Il nucleo, che ha una temperatura di 23000 °C, contiene anche del materiale roccioso.
Oltre a 4 sottilissimi anelli, possiede almeno una sessantina di satelliti, 4 dei quali, i satelliti medicei Io, Europa, Ganimede, Callisto, sono stati scoperti da Galileo.
Io è costituito da un enorme nucleo di ferro, sopra il quale si trova uno strato di rocce fuso dalle maree gravitazionali innescate da Europa, Ganimede e Giove, che spaccano la superficie. Di conseguenza si ha un’intensa attività vulcanica di composti sulfurei, geyser e colate che danno un colore giallo e arancione al satellite.
Europa presenta una superficie bianca, levigata perché continuamente rimodellata, ma con profondi crepacci. Sotto la superficie ghiacciata c’è un oceano di acqua liquida.

 

Giove

 

Saturno

Saturno

Più piccolo di Giove, il pianeta gassoso Saturno possiede un sistema di anelli visibili anche dalla Terra; già Galileo, infatti, con il suo cannocchiale, aveva notato delle protuberanze attorno al pianeta. Gli anelli sono formati da polveri e frammenti rocciosi ricoperti da ghiaccio, tenuti in posizione dai “satelliti pastori”. La loro origine non è ancora del tutto chiarita. Alcuni ritengono che sia il materiale residuo della nebulosa da cui avrebbero avuto origine i pianeti, e quindi Saturno, che non è riuscito a condensarsi in un satellite. La loro età sarebbe perciò la stessa del pianeta. Una seconda ipotesi prevede che un oggetto, come una cometa, un meteorite o una luna di Saturno, si sia avvicinato troppo e sia stato disintegrato dalla gravità del pianeta. In questo caso gli anelli sarebbero giovani. Qualunque sia l’ipotesi, gli anelli sono destinati nel tempo ad assottigliarsi fino a scomparire.
Particolarmente schiacciato a causa dell'elevata velocità e della bassa densità, inferiore a quella dell’acqua, ha una superficie che, come negli altri pianeti gassosi non è solida,  ed è formata da idrogeno e una piccola percentuale di elio, avvolta da un'atmosfera suddivisa in bande parallele di nuvole composte da ammoniaca, acido solfidrico e acqua, spinte da venti a 1800 km/h. Particolarmente interessante il vortice di forma esagonale presente al Polo nord, presente solo in alcuni anni e il ciclone stabilmente presente all’altro polo.
Il nucleo è formato da idrogeno allo stato metallico, analogo a quello di Giove ed emette più energia di quella che riceve dal Sole. Il nucleo metallico genera un campo magnetico non molto forte, ma in grado di produrre aurore polari.
Fra la sessantina di satelliti, ufficialmente denominati, vale la pena segnalare Titano, più grande di Mercurio, che è avvolto da una spessa atmosfera di azoto e idrocarburi, che non consente di osservare la superficie. Sono presenti aree montuose, canali e ciottoli arrotondati di ghiaccio. La superficie presenta una grande quantità di metano, allo stato liquido per le basse temperature, che si accumula in bacini sferzati da forti venti e che evapora formando un ciclo simile a quello dell’acqua. Sotto la crosta ghiacciata potrebbe esserci un oceano di acqua, che esce con eruzioni simili ai nostri geyser.
Encelado è interessante perché dalla superficie ghiacciata escono geyser di acqua e composti organici, innescati dalla gravità di Saturno, le cui particelle finiscono sugli anelli di Saturno.

 

Saturno

 

Urano

Urano

Urano è un pianeta gigante formato da un'atmosfera di idrogeno, elio, metano, che si estende fino ai 11 sottili anelli; sono presenti nubi e tempeste, ma le bande non sono molto evidenti perché manca una fonte di calore interna.
La superficie contiene essenzialmente metano ghiacciato (-224 °C) che gli conferisce un colore azzurrognolo.
L’interno è composto da roccia e ghiaccio, con un mantello di ghiaccio di ammoniaca e acqua. Il campo magnetico evidenziato non sembra dovuto, quindi, al nucleo ma a movimenti di materiale sotto la superficie.
L'asse di rotazione è inclinato di quasi 98°, forse per un impatto con un corpo celeste, perciò il pianeta, che praticamente rotola in senso retrogrado lungo il piano orbitale, mostra alternativamente i due poli al Sole.
Urano ha cinque satelliti più grandi: Ariel, Umbriel, Titania, Oberon, Miranda e almeno una ventina di satelliti minori.

 

Urano

 

Nettuno

Nettuno

Nettuno è un gigante pianeta azzurro per la presenza di metano nell'atmosfera - insieme all’idrogeno (80%) ed elio -, con un sottile sistema di anelli incompleti, costituiti da frammenti rocciosi. Nell'atmosfera si verificano intensi fenomeni ciclonici come la "Grande Macchia Blu", analoga alla macchia rossa di Giove, fotografata dal Voyager 2 nel 1989, con venti superiori a 2000 km/h.
Il nucleo, composto da ferro e altri metalli, è molto caldo e responsabile delle tempeste. Non è ancora ben compresa l’origine di questa energia. Sopra si trova il mantello, composto da metano, ammoniaca e acqua.
Possiede almeno 14 satelliti, due dei quali conosciuti da tempo: Tritone e Nereide. Il satellite Tritone, grande come la Luna, ha una superficie con cavità e spaccature da cui escono enormi geyser di azoto liquido (attività vulcanica fredda). La sua orbita è retrograda rispetto al pianeta, forse perché originariamente era un corpo formatosi in un altro luogo e poi catturato dalla gravità di Nettuno.

 

Nettuno

 

 

  Mercurio Venere Terra Marte Giove Saturno Urano Nettuno
raggio medio (km) 2433 6053 6371 3380 69758 58219 23470 22716
distanza media dal Sole
(ml di km)
58 108 150 228 778 1427 2869 4498
periodo di rivoluzione 88.97g 224.70g 365.26g 686.98g 11.86a 29.46a 84.02a 164.8a
periodo di rotazione 59g -243g 23h56m4s 24h40m 9h50m 10h14m -16h 16h5m
satelliti 0 0 1 2 67 77 27 14