Centocinquanta milioni di anni fa nel veronese c'era un mare poco profondo, mentre nella piana del padovano il mare diventava più profondo ed era delimitato, verso il vicentino, da una grande scogliera corallina. L'ambiente era tipicamente tropicale, come possiamo dedurre dai fossili ritrovati in quelle zone.
Su fondo del mare lentamente si depositavano sedimenti calcarei, con resti di organismi animali e vegetali che, con il passare tempo, sono diventati rocce sedimentarie.
Nel disegno è rappresentato il fondo marino durante il periodo di sedimentazione. Sono visibili squali, ammoniti e una belemnite.
Le rocce depositate in questo periodo sono rappresentate nella colonna stratigrafica. In essa sono indicati i periodi geologici con le relative età e, con colori diversi, i tipi di rocce sedimentarie e magmatiche.
Si suppone che sotto le rocce descritte di seguito e indicate nella tabella sopra, siano presenti le altre formazioni fino al Basamento Cristallino del Permiano:
- formazione dei Calcari Grigi (Giurassico Inferiore - Medio),
- formazione della Dolomia Principale (Triassico Superiore).
Il Rosso Ammonitico
Le più antiche rocce sedimentarie che si trovano nei Colli si sono deposte in un periodo compreso tra i 160 e i 135 milioni di anni fa, nel Giurese superiore (Malm).
Si tratta del rosso ammonitico, un calcare nodulare rosso violaceo di ambiente pelagico, all'interno del quale si possono trovare resti di ammoniti e aptici.
È attualmente visibile solo a Fontanafredda nelle cave del Monte Rèsino (nella foto) e Monte Partizzon in uno strato dello spessore di circa 30 m.
Il Biancone
Sopra il rosso ammonitico si trova il biancone, oggi chiamato maiolica, deposto tra i 135 e i 90 milioni di anni fa, nel Cretaceo inferiore-medio. È un calcare bianco a grana finissima e frattura concoide con lenti di selce nerastra, deposto in mare aperto e profondo. Contiene pochi fossili, tra cui ammoniti, belemniti, brachiopodi e alcuni pesci trovati a Cinto Euganeo in una lente di argillite nerastra di 92 m.a. (nella foto sotto).
È presente nella zona di Villa di Teolo, nei dintorni di Bastia (Monte Viale nella foto sotto) e lungo la valle di Fontanafredda.
La Scaglia Rossa
Al biancone segue la scaglia rossa, un calcare argilloso rosso mattone (che si decolora vicino ai corpi vulcanici) in sottili strati, deposto tra i 90 e i 55 milioni di anni fa, nel Cretaceo superiore, e parzialmente nell'Eocene inferiore. Si tratta di strati di oltre 100 m di spessore, dove all'interno sono frequenti i noduli di selce di colore rosso.
La roccia contiene ricci di mare, lamellibranchi e resti di squali. La formazione rocciosa è diffusa principalmente nell'area meridionale, nella zona tra Cinto Euganeo e Arquà Petrarca, dove forma colline dolcemente ondulate (nella foto in basso la località Cavamorti, vicino al M. Cecilia).
Hard-grounds
Alla fine del Cretaceo il livello marino della zona euganeo ha subito un abbassamento e la sedimentazione si è interrotta, creando delle lacune stratigrafiche per erosione o mancata deposizione sedimentaria, con formazione di hard-grounds. Mancano perciò quasi tutti i sedimenti del Paleocene.
La Marna Euganea
Nel Paleocene superiore la sedimentazione è ripresa, depositando ancora della scaglia rossa e, all'inizio dell'Eocene inferiore, con condizioni di mare sempre aperto, i sedimenti si sono progressivamente arricchiti di argilla, passando così alle marne euganee.
Queste rocce calcareo-argillose finemente stratificate, di colore grigio-verdastro, si sono depositate fino all'Oligocene inferiore (45 - 33 m.a.) con uno spessore che può arrivare fino a 100 m. Gli strati superiori sono intercalati alle rocce vulcaniche basiche del primo ciclo eruttivo. Esse contengono nummuliti, lamellibranchi, crinoidi e resti di vegetali. Nei colli meridionali vengono estratte per la produzione del cemento.
Sono diffuse soprattutto nella zona di Teolo (foto sotto).